domenica 1 marzo 2015

Una perla del triassico data ai porci, in tre atti. Secondo atto


La vegetazione, tra le arenarie di Cala Viola e Cala del Vino e i conglomerati di Porticciolo, è quella tipica della macchia mediterranea. Intricati e impenetrabili commistioni di lentisco, ginepro fenicio, ginestra e fillirea e qualche ciuffo di palma nana. L'andamento spaziale di questi arbusti è condizionato dalla direzione e dalla forza dei vento dominante di questa zona: il maestrale.  A nord, il promontorio di Porticciolo  presenta macchioni di ginepro dalla crescita più rilassata e poco osteggiata dal vento anzi a riparo da esso. La macchia, centralmente e verso sud, risulta fittamente intrecciata e le varie essenze sono commiste tra loro quasi a proteggersi, un'arbusto con l'altro, quasi striscianti e aggrappati alla roccia.
Ginepri potati in modo ingiustificato
(vedi qui)

L'uomo a volte non riesce ad arrendersi difronte alla bellezza selvatica della natura, non riesce probabilmente ad apprezzarla e vuole addomesticarla, addolcirla a costo, a volte, di ferirla irrimediabilmente. A Porticciolo l'uomo, con la u minuscola, ci è andato pesante nella pratica di alterare l'andamento arbustivo della macchia mediterranea. Si tratta di un lembo di territorio all'interno di un campeggio e di proprietà dello stesso. Maestosi ginepri potati drasticamente per sembrare giovani alberi,  per mettere in evidenza l'andamento tortuoso del tronco (qui).
Piante alloctone (vedi qui)

Arbusti tagliati alla base per lasciare più spazio tra i ginepri orrendamente mutilati. Per ingentilire ancor più il luogo hanno provveduto alla piantumazione di melograni ornamentali, palme, lantane, oleandri, acacia saliqna. Sembra di stare all'interno di un orto botanico di cattivo gusto (qui). Più di una persona potrebbe pensare: ma chi sei tu per giudicare? Io ovviamente posso avere gusti diversi da chi ha potato quegli arbusti ma, legge alla mano, quell'ingentilimento della vegetazione in un Sito di Interesse Comunitario non si poteva fare. Secondo le leggi del Parco, e Porticciolo rientra a pieno titolo nel SIC, è un reato eliminare o potare la vegetazione del luogo ed è altrettanto  reato introdurre vegetazione alloctona cioè che non cresce spontaneamente in quel luogo e giudicata estremamente infestante.
Macchia mediterranea intorno al perimetro
dei ginepri potati (vedi qui)

 Il regolamento del Parco e le leggi nazionali ed europee in materia sono chiare e le multe sono abbastanza salate per chi trasgredisce (qui).
Chi ha un'attività che ricade un un sito fortemente protetto deve fare delle scelte ben precise e obbligate. Deve convivere con la natura del luogo senza torcere neanche una foglia di quel bene  che appartiene a tutti anche se sulla carta appartiene ad un singolo.  Purtroppo  Porticciolo risente dell'assenza di controllo, forse perché ad un certo punto ci si scontra con un cancello? Forse è questa barriera che ha permesso lo scempio di tanta bellezza. Quel fazzoletto di terra mi ha dato la stessa tristezza che mi da immaginare le belve ammaestrate di un circo.

Nel luglio 2014 sono state fatte  dettagliate segnalazioni alle autorità competenti (Ufficio Demanio e Ufficio Ecologia del comune di Alghero, Corpo Forestale della stazione di Alghero, Regione) i cui esiti non è dato sapere.
La progressiva regressione vegetale dell'area in questione è osservabile qui.

Prima di lasciarci alle spalle le impronte del nostro incedere è importante ricordarci che altri dopo di noi potranno lasciare alle loro spalle le proprie impronte. Speriamo che possano vedere quello che oggi gratifica Noi!


Alghero in Chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...

4 commenti:

  1. Anonimo3/10/2015

    Scusa un attimo...ma se asserisci il fatto che il cancello è chiuso e non si può entrare,come hai fatto a scattare quelle foto dall'interno della stradina?Allora è violazione di domicilio!

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  2. Io sono stata fortunata, come gli ospiti del campeggio ho trovato il cancello aperto, non solo, mancava il cartello di divieto di accesso agli estranei al campeggio, pensa.... saranno fortunati anche tutti quelli che vogliono accedere alla spiaggia per vedere lo scempio che qualcuno ha combinato e sopratutto quelli che lo hanno permesso!!

    3/10/2015

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    1. Anonimo3/11/2015

      Lei non e' stata fortunata... Bensì disinformata o in mala fede in quanto il cancello e' sempre aperto... Nessuno vieta l' accesso a mare purché a piedi!!! Il cartello consente l' accesso in macchina solo ai clienti...a piedi possono entrare tutti... Basta leggere...

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  3. A me risulta che quando è nato il campeggio il parco non ne esisteva. Ricordo di aver praticato il campeggio libero in quel sito nel 1977/78 e i parco non se ne parlava nemmeno.

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