mercoledì 9 dicembre 2015

Stiamo attenti a quell'area gialla del Piano del Parco: Tenuta Mugoni

Nella scheda riguardante la perimetrazione e zonizzazione del Piano del Parco di Porto Conte il
Dispositivi areali-Perimetrazione e zonizzazione- Aprile 2015
territorio è contraddistinto da macchie di colore a seconda della ripartizione che l'Ente Parco propone. Gli areali sono contraddistinti da diversi colori: Rosso,Verde, Giallo e Azzurro.
Le aree Rosse sono aree di rilevante interesse naturalistico. Le aree Verdi sono habitat, siti e zone speciali di conservazione. Le aree Gialle sono aree di fruizione sociale. Le aree Azzurre sono aree di connessione.
Nella relazione generale del Piano del Parco le aree di fruizione sociale (gialle) sono così definite:

Aree di protezione nelle quali, in armonia con le finalità istitutive ed in conformità ai criteri generali fissati dall'Ente parco, possono continuare, secondo gli usi tradizionali ovvero secondo metodi di agricoltura biologica, le attività agro-silvo-pastorali nonché di pesca e raccolta di prodotti naturali, ed è incoraggiata anche la produzione artigianale di qualità. Sono ammessi gli interventi autorizzati ai sensi delle lettere a), b) e c) del primo comma dell'art. 31 della citata legge n. 457 del 1978, salvo l'osservanza delle norme di piano sulle destinazioni d'uso;


a) "interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;



b) "interventi di manutenzione straordinaria", le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso;



c) "interventi di restauro e di risanamento conservativo", gli interventi edilizi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio.



Sono le seguenti:

- aree agricole,
- aree di pascolo,
- Laguna del Calich,
- Spiagge.


Nella cartografia del 2012 erano sette le aree di fruizione sociale ora convertite nelle discutibili aree di connessione (azzurre). Nella nuova cartografia (aprile 2015) sono presenti solo tre zone gialle e la più estesa è quella che comprende l'ex Tenuta Mugoni.

Si può immaginare chi siano gli stakeholders che hanno influito nel cambiamento così radicale nella zonizzazione del Parco.
Il portatore di interessi predominante nell'area del Parco è la Porto Conte S.A. , società lussemburghese della famiglia Baroudi, un'articolo delinea bene cosa ha fatto a Porto Conte questa famiglia.

La Porto Conte S.A. attraverso la società Costa del Corallo C.D.C.- SpA, è proprietaria della tenuta Mugoni, ipoteticamente in zona di fruizione sociale (2015) ma ipoteticamente anche area di habitat, siti e zone speciali di conservazione, è sicuramente all'interno del SIC ITB010042.
E' interessante osservare i cambiamenti che questa tenuta ha avuto nel corso degli anni: 1954, 1968, 1977, 2000, 2003, 2005, 2006, 2008, 2010, 2014, 2016.
Dalla fine degli anni sessanta si può osservare il progressivo declino dell'azienda e il naturale rimboschimento dei terreni. Anche l'edificio ha subito un naturale e continuo degrado, oggi ampiamente  osservabile (qui).

Nel 2014 le cose sembrano cambiate repentinamente, i terreni della tenuta vengono arati e dissodati ma quello che più conta viene sradicata la quasi totalità della macchia mediterranea che nel corso degli anni di incuria è cresciuta sviluppandosi ampiamente. I terreni ormai privati della macchia autoctona vengono tenuti ordinati in modo quasi maniacale (qui) e sembrano pronti ad accogliere un bel prato con annesse 18 buche.
Nel 2015 la società Costa del Corallo C.D.C. inoltra tre domande allo sportello SUAP del comune di Alghero.
Nella prima si chiede la demolizione di fabbricato pericolante. Il Suap autorizza.
La seconda domanda riguarda la richiesta di Miglioramento Fondiario. Il SUAP autorizza gli interventi di bonifica, ristrutturazione e ripristino area agricola inselvatichita. Mi domando quale sia l'area agricola inselvatichita visto che, come ho scritto sopra, tutta la macchia dei terreni della tenuta è stata eliminata nel 2014...certo rimane ancora una piccola area da eliminare.
La terza domanda riguarda il ripristino e costruzione ex novo di un recinto. Il SUAP autorizza con diversi vincoli due dei quali sono un pò curiosi e contradditori: dovrà esserci massima attenzione nei confronti della fauna eventualmente presente nella zona; si prescrive di utilizzare il filo spinato nella recinzione metallica.

Leggendo tutte queste autorizzazioni si percepisce un qualcosa che sa di miracoloso: la ristrutturazione dell'edificio dell'azienda Mugoni, demolizione delle strutture pericolanti a ridosso della spiaggia, ripristino dei terreni agricoli che verrebbero olivettati e recinzione di tutta l'area. Un sogno, sopratutto se si pensa che la società Costa del Corallo C.D.C. SpA controllata dalla Porto Conte S.A. è di proprietà della famiglia Baroudi che a suo tempo spese fior di miliardi per l'acquisto della Tenuta, ora si converte all'agricoltura sostenibile....davvero miracoloso!!!
Ci sono persone qualificate che possano andare in comune e toccare con mano questo miracolo??


Alghero in chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...


martedì 17 novembre 2015

Vigiliamo sulle aree di connessione del Parco di Porto Conte


In una nota congiunta apparsa nel giornale telematico Alguer.it (7 novembre 2015), a proposito del
Piano del Parco di Porto Conte e delle aree di connessione, il presidente  del Parco prof. Antonio Farris e il coordinatore del Piano del Parco prof. Nicola Sechi affermano:

.....alcune aree che erano state in una prima formulazione individuate come di fruizione sociale, in realtà, per le proprie caratteristiche produttive a vocazione agricola, recettiva e turistica, sono state proposte come aree di connessione, anche in coerenza con la formulazione dei complessi territoriali presenti nel piano paesaggistico regionale; altre aree che erano state individuate all'interno di habitat, siti e zone speciali di conservazione, rappresentano in realtà aree con insediamenti turistici, aree rilevanti per l'agricoltura storica e aree di bonifica...........Si ribadisce infine, come sempre dimostrata, la massima disponibilità da parte del coordinatore del piano e di tutti i rappresentanti del Parco a fornire chiarimenti su qualsiasi aspetto del piano del parco che l'Assemblea potrà condividere o meno.

Il Presidente del Parco e il Coordinatore del Piano del Parco scrivono che le aree di connessione (blu) sono aumentate prendendo il posto  delle rispettive aree di fruizione sociale in sintonia con la formulazione dei Complessi Territoriali presenti nel piano paesaggistico regionale.
Ma quale piano paesaggistico? Quelle affermazioni mi impongono di pensare che si riferiscano al PPS di Cappellacci; infatti è con quel piano paesaggistico che si parla di "Complessi Territoriali" dei quali fa parte anche la Nurra di Alghero . Cosa si afferma nel PPS del 2013 circa i Complessi Territoriali (pag. 125)? Si afferma che i Componenti di paesaggio e sistemi con valenza storico-culturale del PPR di Soru saranno convertiti nei Complessi Territoriali e si potranno attuare programmi e interventi di recupero e valorizzazione che possono essere attuati anche con il concorso di soggetti pubblici e privati: si tratta di piani e progetti aventi carattere strategico per promuovere lo sviluppo del territorio regionale in un'ottica di sostenibilità ambientale e paesaggistica e quindi sono strumenti che favoriscono, potenzialmente, una migliore gestione del territorio. Il PPS del governo Cappellacci è stato revocato e aggiornato il PPR di Soru del 2006.
Ecco la preoccupazione: introdurre   nuove aree di connessione (aree blu), tav.3.3 del Piano del Piano del Parco, nell'ottica del programma dei Complessi Territoriali e che l'articolo 13 comma 3 lettera d della legge istitutiva del Parco di Porto Conte identifica come "aree in cui sono consentite attività produttive, l'agricoltura e l'acquacoltura, nonchè attività legate alla fruizione scientifica, ricreativa e turistica, alla tutela della salute ed allo sport, purchè compatibili con l'equilibrio complessivo dell'ecosistema."

Ma perchè c'è preoccupazione? Ci potrebbe essere un miglioramento imprenditoriale da parte dei diversi proprietari locali di quei terreni, andrebbe a vantaggio dell'economia del Parco e di Alghero.
Le preoccupazioni sono due:
1) nella Tav. 3.3 le aree di connessione sono diverse.Quelle più preoccupanti sono in regione Mastro Antoni (1)  e nella bonifica Mugoni (2 e 3). La quarta area è a ridosso del Nuraghe Palmavera (forse quest'area, in parte,  verrà acquistata dal Comune per allestire un parcheggio annesso all'area archeologica) e la quinta area, abbastanza estesa, è alle falde di Monte Doglia. Nella relazione generale del Piano del Parco  le aree di connessione sono: Borgata Tramariglio, Pischina Salida, Insediamenti Turistici, Marina di Porto Conte e Marina di Tramariglio, Porto Conte Ricerche, aree Periurbane, Aree del Demanio Militare, cava di Monte Doglia. Perchè nella Tav. 3.3 sono in numero maggiore?
2) Questa preoccupazione è legata alla prima perplessità. Perchè queste aree sono solo sulla Tav. 3.3 e in nessun altro documento? e perchè il Parco difende tanto questa Tav. 3.3?

Tanto per iniziare vediamo a chi appartengono questi terreni.
La quasi totalità dell'area di connessione in località Mastro Antoni (area 1) appartiene alla SOCIETA' BAIA DEL SOLE che ha sede a Sassari.
La società ha per oggetto l'esercizio dell'attività turistico alberghiera e la realizzazione, l'impianto e la conduzione di complessi immobiliarie strutture turistico ricettive comprese gli impianti sportivi, stabilimenti balneari, porti e aeroporti, nonchè progettazione e cura dei parchi naturali.
Nel 2013 ha incorporato la società Le Ninfe srl con sede a Sassari.
Socio unico è la Società Porto Conte S.A. con sede in Lussemburgo.
Amministratore unico dal settembre 2013 il sig. O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera
Istitore, dal settembre 2013, è M.B di Sassari e residente ad Alghero
Sindaco, dal settembre 2013, è M.V. di Sassari.
A fine novembre 2014 la società Baia del Sole presenta al SUAP di Alghero domanda per la demolizione e ricostruzione di un fabbricato rurale ubicato lungo la strada provinciale 55 (in pieno Parco). E' stata convocata per il 29 ottobre 2015 la conferenza dei servizi in risposta alla domanda.
Nello stesso edificio in cui ha sede la Baia del Sole si trova un'altra società, la GESTIONE INTEGRALE PROGETTI SRL che organizza attività di ricerca, progettazione, consulenza, studi di fattibilità. Valutazione di congruità tecnico economica e studi di impatto ambientale, servizio di pianificazione e gestione per conto di altre imprese e società operanti nel settore turistico, sportivo e immobiliare. Ha una sede anche ad Alghero
Amministratore unico e unico socio è O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera.
Istitore M.B., di Sassari e residente ad Alghero, al quale viene conferito il potere di stipulare contratti di acquisto di terreni ed eventuali accessioni, siti in comune di Alghero (località Porto Conte) nel limite di euro 500.000,00. Questa procura è cessata nel maggio 2013. La Società ha una sede anche ad Alghero.

La seconda area di connessione appartiene in toto o solo in parte alla Società SOGAT ALGHERO SRL con sede ad Alghero. La Sogat è proprietaria del hotel Baia di Conte.

La terza area di connessione appartiene in toto o in parte alla SOCIETA' AGRICOLA CASALIDA SRL. Questa società si occupa di attività agricola diretta alla coltivazione del fondo ed all'allevamento  di animali e attività connesse. Sede della società è Alghero nella stessa via e numero civico della società Gestione Integrale Progetti srl.
Socio unico la Porto Conte S.A. con sede in Lussemburgo.
Presidente del consiglio di amministrazione è O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera
Consiglieri sono M.M. di Alghero e G. G. di Piacenza e residente a Podenzano.
Consigliere e Amministratore Delegato è M.B. di Sassari e residente ad Alghero.

E la tenuta Mugoni Righi di chi è?

La tenuta Mugoni Righi appartiene alla SOCIETA' COSTA DEL CORALLO - CDC - SPA con sede ad Alghero nella stessa via e allo stesso numero della società Gestione Integrale Progetti srl e della società Agricola Casalida. Edward Baroudi è stato amministratore delegato.
Si occupa di esecuzione e conduzione di sistemazioni urbanistiche, di lavori di miglioramento di colture agricole, compresa la forestazione e opere accessorie e opere di bonifica fondiaria anche per conto di altre imprese, società, enti ed amministrazioni pubbliche.
Nel 2013 si fonde con la società S.I.T.E. - SOCIETA' IMMOBILIARE PER IL TURISMO ECONOMICOSARDO - SPA con sede a Roma.
Socio unico è la Porto Conte SA con sede in Lussemburgo.
Presidente del consiglio di amministrazione è O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera.
Consiglieri sono R.R. nato in Francia, con cittadinanza svizzera e domicilio fiscale ad Alghero, B.M. nato a Milano e con domicilio fiscale a Roma. B.M. è anche Procuratore Speciale.
Presidente del Collegio Sindacale è C.F.M. nato a Torino e con domicilio fiscale a Roma
Sindaci sono B. A. nato a Napoli e con domicilio fiscale a Roma e M.S. nato a Roma e con domicilio fiscale a Roma
Sindaci Supplenti sono T. F. nato a Roma con domicilio fiscale a Roma e C. F.  nato a Cosenza e con domicilio fiscale a Roma.
La Società Costa del Corallo-cdc-spa ha presentato diverse richieste al SUAP del comune di Alghero:
l'11 giugno 2015 per la demolizione di un fabbricato pericolante nell'ex tenuta Mugoni e per miglioramento fondiario e il 7 agosto 2015 per ripristino e costruzione ex novo di un recinto sempre in loc. ex tenute Mugoni. La richesta per il miglioramento fondiario è stata accolta positivamente con provvedimento unico n. 518 il 2 novembre 2015 ma all'albo pretorio il documento  è stato reso visionabile a partire dal 19 novembre 2015 su sollecitazione di Alghero in Chiaro (link). 

La Porto Conte SA ha sede legale in Lussemburgo ed è iscritta al registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo con numero B 167083. Azionisti di questa società sono SPF CAPINVEST INTERNATIONAL SA (Amministratore delegato  fino al 2015 è Ahed Baorudi) iscritta nel registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo con numero B 10018 e IMMOGROUP SA iscritto nel registro delle imprese del Lussemburgo con numero B141728.

Tirando le somme:
la società lussemburghese,  Porto Conte SA, di proprietà della famiglia Baroudi, e la Sogat sono proprietari di parecchi mq di territorio del Parco di Porto Conte e che oggi sta per essere considerato Area di Connessione e disponibile per miglioramenti a fini turistici ricettivi.

Ultima curiosità
Si tratta di una causa (qui) portata davanti alla Alta Corte - Bench division Queen's - Tribunale del commercio ( Reale Corte di Giustizia di Londra) tra il Sig. Carl A. Sax (accusa) e  il Sig. Lev Tchernoy (imputato) .

Carl A. Sax è un cittadino e uomo d'affari americano. E' stato vice presidente e consigliere generale di Atlantc Coast Airlines United Express. Al momento dell'accordo d'intesa con il sig. Tchernoy era presidente di una società in Gibilterra chiamata Strategic Partners Group Limited con base in Florida. Al momento della causa è all'interno di una società italiana denominata Partners Capital Group Srl, società italiana a capitale privato che si occupa di hotel e resort in Italia. Il sig. Sax vive in Italia.
Il sig. Tchernoy è un uomo d'affari russo.Lui e suo fratello Michael sono diventati ricchi nel settore dell'alluminio. Insieme ai commercianti di metalli britannici David e Simon Reuben, il Trans Word Group, hanno prodotto alluminio in Russia e lo hanno venduto nei mercati occidentali. 

Il querelante Carl A. Sax ha avviato un'azione contro Lev Tchernoy sulla base di una presunta violazione del contratto in relazione ad un accordo per l'acquisizione di una proprietà. La loro joint venture prevedeva l'acquisto di una grande villa abbandonata in Sardegna per un progetto di sviluppo alberghiero (siamo nel 2008). Una serie di controversie ha portato alla cessazione dei negoziati e successiva causa all'alta corte britannica. Come indennizzo Sax chiedeva 50 milioni di euro. Nel 2014 l'Alta Corte britannica reputa inconsistenti le pretese di Sax.

La villa abbandonata, mira dell' joint venture Sax-Tchernoy, è la villa Mugoni Righi insieme a tutta la sua tenuta. La  joint venture doveva acquistare l'immobile di proprietà di due società italiane, vale a dire la Società Immobili per il Turismo Economicosardo SpA (SITE) e la Costa del Corallo SpA (CDC). Tali società sono state rappresentate nelle trattative per la vendita da Edward Baroudi, che è stato azionista per il 50% della controllata lussemburghese di SITE e CDC (Capinvest Internetional SA) e con il 50% delle azioni detenute dai fratelli  di Edward Baroudi.
I progetti  per l'acquisizione della proprietà furono proposti da Sax a Tchernoy nel 2007 e prevedevano l'acquisto della proprietà e la costruzione di due alberghi e ville.
Colpiscono due passaggi narrati dai contendenti nella causa all'alta corte britannica.
La logica commerciale di Sax per cui gli investitori sarebbero in grado di accelerare l'iter per ottenere il permesso di pianificazione da parte del comune di Alghero in relazione allo sviluppo della proprietà. 
FANTASTICO SAX PENSAVA DI POTER AMMORBIDIRE GLI INGRANAGGI COMUNALI.
Tchernoy era dubbioso che un pastore, nella possibilità di ingrandimento della proprietà da parte della joint venture , si potesse accontentare di 2,5 milioni di euro. La proprietà doveva essere estesa circa 2,0 km.
 Di questi fatti forse pochissimi algheresi ne sono venuti a conoscenza ma tutti forse ricordano i progetti visionari di alcuni studi di architettura molto rinomati e con progetti stucchevoli nella tenuta Mugoni Righi (controllate a questo link, in fondo alla pagina)

Un consiglio per concludere
Fino ad oggi nonostante  sia stato attenzionato da multinazionali con mire espansionistiche, il nostro territorio è quasi intatto e giusto per un turismo eco sostenibile e alla portata di tutti che con idee giuste e giusti finanziamenti potrebbe diventare turismo per le quattro stagioni. Cerchiamo di non perdere di vista il Piano del Parco di Porto Conte, chiediamo conto alla Commissione preposta e al Consiglio Comunale che dovrà prima o poi approvare il Piano.

Alghero in chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...







Pretendente










domenica 23 agosto 2015

Ma signor Sindaco, cosa succede alla sua classe dirigente?

Tratto di arenile del Lido di Alghero

C'è qualcosa che non và, i conti non tornano sia che si facciano con le dieci dita, sia che si mettano gli addendi in colonna, neanche facendo i conti con una sofisticatissima calcolatrice i conti tornano. Io continuo a vergognarmi di questa amministrazione comunale che continuamente fa serpeggiare nella mia mente l'incubo ignobile dei favoritismi e peggio ancora che l'onestà non paga, ma paga la prepotenza o peggio ancora il lassismo delle figure che dovrebbero, nel caso che vado a raccontare, vigilare ed invece hanno prosciutti negli occhi. Chi vuol trarre guadagni interessanti dall'estate algherese, sicuramente si prepara durante la tranquillità invernale, elaborando progetti che poi vuole portare a buon fine. Ampliamenti, conversioni, nuove aperture di attività commerciali...
La spiaggia da San Giovanni a Fertilia è la Mecca dei guadagni e sono tutti leciti, perchè i Dirigenti comunali firmano; ma firmano davvero tutto per quello che avviene nel litorale della movida o in alcuni casi non firmano, ma il beato chiosco spunta lo stesso (tanto chi deve controllare non controlla e il delegato FIBA sempre solerte non controlla perchè il lavoro estivo lo assorbe completamente ?).
Può sembrare farneticante questo inizio di articolo ma niente di quello che ho scritto è lasciato al caso, buttato lì, come si suol dire.

Ho trovato surreale la vicenda raccontata dalla Nuova Sardegna (1) ma solo per un secondo, dopo un secondo più un nanosecondo ho realizzato che la vicenda raccontata era successa ad Alghero ed allora ho pensato che era una vicenda quasi normale per questa città.
L'argomento: la mancata concessione al posizionamento di un chiosco per la somministrazione di alimenti e bevande da parte del dirigente preposto al SUAP. La mancata concessione è oggetto di ricorso al TAR e nel 2016 si vedrà chi avrà ragione (il Comune, penso, perderà questa causa e sborserà alla controparte diverse migliaia di euro per mancati guadagni dell'attività a causa della mancata concessione. Il comune è recidivo da questo punto di vista, qui).
La società penalizzata è la SUN RISE.

Il primo atto di questa vicenda risale al giugno 2013: richiesta, da parte della società, di rilascio di una concessione per la realizzazione di una struttora temporanea da adibire a chiosco bar nello spazio tra il muro di confine del Lido Novelli e il ristorante Rafel; responsabile SUAP ing. Giovanni Spanedda, responsabile del provvedimento geom. Franco Cherchi. Le autorità chiamate a dare un parere sulla richesta della SUN RISE sono favorevoli. E' favorevole anche il parere del geometra Carlo Lollai in rappresentanza del servizio Edilizia Privata del comune di Alghero (non so perchè sia stato richiesto il suo parere, forse perché il chiosco sarebbe sorto nella proprietà della SUN RISE?); l'unico parere sfavorevole è dell'ing. Spanedda che cita la delibera di Giunta della RAS n. 12/8 del 05/03/2013 e riguarda le linee guida del Piano di Utilizzo dei Litorali ed esattamente  l'art. 10/11/12 a causa dei quali non si possono rilasciare dal 2013 nuove concessioni nel demanio marittimo (2) (ma il terreno dove verrebbe posizionato il chiosco non è demanio marittimo, è proprietà privata!!! (3)).

Il secondo atto di questa vicenda risale al giugno 2014. La SUN RISE presenta nuovamente la richiesta per il rilascio di una concessione per la realizzazione di una struttura ammovibile  temporanea da adibire a chiosco bar. Responsabile del SUAP ing. Giovanni Spanedda, responsabile del procedimento il dott. Alfredo Curcuruto. 
Il procedimento va a buon fine e nella determina non si cita più la delibera di Giunta della RAS n. 12/8 del 05/03/2013 che riguarda le linee guida del Piano di Utilizzo dei Litorali; il Comune ha recepito l'informazione che la costruzione insiste su un terreno sabbioso di proprietà della SUN RISE e contrariamente al diniego del 2013 (autorizzazione negata perchè insisteva nel demanio dove secondo la delibera di giunta regionale non potevano essere autorizzate nuove concessioni)  viene data l'autorizzazione all'assemblaggio del chiosco e successiva apertura al pubblico (4).
La costruzione del chiosco si conclude ad estate inoltrata per cui la SUN RISE chiede, a fine novembre 2014, al Comune una prosecuzione del termini di apertura al 31.12.2014. La risposta del Comune arriva l'08/01/2015 (5).
Responsabile SUAP arch. Alberto Marrone, responsabile del procedimento geom. Franco Cherchi.
Alla società SUN RISE non solo viene negato il prolungamento della stagione fino al 31 dicembre 2014 ma cosa più grave non potrà neanche in futuro esercitare la sua attività su quel lembo di spiaggia; nessuno potrà esercitare un'attività legata alla ristorazione.
Le motivazioni date dall'ing. Giovanni Spanedda in rappresentanza del Servizio Edilizia Privata del Comune di Alghero sono determinanti per il diniego ed hanno un non so che di paradossale e fanno intendere che quella attività in ogni caso non è gradita. Leggete da voi le motivazioni:

Ing. Giovanni Spanedda – in rappresentanza del Servizio Edilizia Privata del Comune di Alghero, rileva quanto segue: la struttura risulta deputata a fornire servizi alla balneazione e pertanto è stata autorizzata, come da richiesta, limitatamente alla stagione balneare. Risulta che nel corso della trascorsa stagione l’attività non sia stata esercitata, venendo pertanto meno le ragioni che giustificano la presenza di siffatta struttura lungo il litorale. Non sussistono pertanto i presupposti per l’espressione di un parere favorevole all’accoglimento dell’istanza.
Per quanto attiene alla tipologia dell’area, pur nelle more della eventuale procedura di ridelimitazione del demanio marittimo, più volte auspicata dal rappresentante del Demanio Statale e da ultimo nel corso della citata conferenza di servizi in data 18.06.2014, si ritiene che comunque la realizzazione degli interventi debba risultare coerente con lo strumento regolatore dell’ambito demaniale rappresentato dal PUL e, in mancanza di esso, con le direttive RAS “Linee Guida per la predisposizione dei piani di utilizzo dei litorali con finalità turistico ricreativa”.
In particolare l’articolo 24 delle predette linee guida, prevede una distanza libera tra le due aree contigue non inferiore a mt 50, limite questo che si ritiene debba essere tenuto in considerazione anche in caso di intervento ricadente su presupposta proprietà privata al fine di garantire l’omogenea e regolare sviluppo del territorio, la cui pianificazione risulta di competenza esclusiva dell’amministrazione comunale. 

Lo stesso ing. Spanedda qualche mese prima aveva asserito che tutto andava bene ora sarebbe tutto fuori legge. 
Riassumo la vicenda citando i responsabili dei procedimenti:
Giugno 2013 -  ing. Giovanni Spanedda (responsabile SUAP), geom. Franco Cherchi (responsabile del procedimento), geom. Carlo Lollai (rappresentante del Servizio edilizia Privata del Comune di Alghero)  - Diniego all'autorizzazione
Giugno 2014 - ing. Giovanni Spanedda (responsabile SUAP), geom. Alfredo Curcuruto (responsabile del procedimento) - Autorizza
Gennaio 2015 - arch. Alberto Marrone (responsabile SUAP), geom. Franco Cherchi (responsabile del procedimento)  , ing, Giovanni Spanedda (rappresentante del Servizio edilizia Privata del Comune di Alghero) - Diniego all'autorizzazione
Consiglio di leggete attentamente i nomi dei responsabili dei dinieghi.
Pensate sia finita qui? Nooooooo
Quello che scrive l'ingegner Spanedda come rappresentante del Servizio Edilizia Privata del Comune di Alghero sancisce la volontà di negare la costruzione di qualsiasi chiosco in quel preciso luogo. Bene, siamo alle comiche finali, in quel lembo di spiaggia di proprietà privata ora si pavoneggia un bel chiosco bianco dal nome KAOS, mai nome fu così pertinente. A completare la vicenda penso che anche il chiosco bar dello stabilimento ALMAFUERTE, non sia proprio del tutto costruito sul demanio marittimo ma un lembo di arenile appartiene alla società SUN RISE (6).
Per finire mi rivolgo al delegato provinciale della FIBA - Confesercenti perchè scriva un'altra lettera ufficiale di segnalazione (7) al Comune di Alghero come lo ha fatto a suo tempo per la SUN RISE perchè togliesse le tende dall'arenile, allegando magari la determina n. 61 del 08/01/2015 che ha sbandierato su un social network, affinchè il KAOS lasci il posto alla LEGALITA'. 

Alghero in Chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...


(1) Articolo della Nuova Sardegna
(2) Determina giugno 2013 sfavorevole alla Sun Rise
(3) (6) Foglio mappale 61 particelle 120 e 131 rappresentano la porzione di arenile di proprietà della              SUN  RISE
(4) Provvedimento unico n.307 del 23/06/2014 favorevole alla Sun Rise
(5) Provvedimento n. 61 del 08/01/2015 sfavorevole in modo irrevocabile alla Sun Rise
(7) Lettera di segnalazione del delegato provinciale FIBA - Confesercenti al Comune di Alghero


giovedì 13 agosto 2015

Il 2009 è stato l'anno delle marachelle dirigenziali


Io non riesco a capire se, a volte, la classe dirigenziale del Comune di Alghero ci faccia o ci sia. Certo vengono difesi, a volte, a spada tratta dagli organi politici del Comune e a questo proposito non so se ci sia una commistione o siano talmente ingenui da mettere la mano sul fuoco in difesa di chi c'è o ci fa.
Due episodi risalenti al 2009 hanno colpito la mia curiosità: la lotizzazione di Matteattu e un'appalto per la pulizia del litorale algherese.
Litorale di Alghero

Il 16 marzo 2009 viene pubblicato, dal Comune di Alghero, un bando per l'affidamento dei lavori di pulizia dei litorali di pubblica fruizione. Prima classificata, vincitrice dell'appalto, la società EMMEPI S.A.S. di Marcello Pasina & C, seconda classificata la società ECO OLBIA s.r.l.
La ECO OLBIA s.r.l. fa  ricorso impugnando la determina di aggiudicazione definitiva, chiedendo l'annullamento sulla base di quattro motivi:
1)Violazione del bando di gara, eccesso di potere per travisamento dei fatti e difetto di istruttoria, in quanto l'impresa aggiudicataria non risulta iscritta alla Camera di Commercio per la categoria corrispondente all'attività di raccolta, trasporto e gestione dei rifiuti, o di igiene urbana o di pulizia degli arenili.
2) la ricorrente sostiene l'illegittima ammissione alla procedura della aggiudicataria perché nell'oggetto sociale della Emmepi s.a.s. non è compresa nessuna delle attività riconducibili a quella dell'oggetto dell'appalto.
3) la Emmepi s.a.s non ha mai svolto attività di raccolta e gestione dei rifiuti urbani.
4)Per un verso si richiedono le capacità tecniche e professionali ma l'oggetto sociale non le possiede.
In effetti la EMMEPI S.A.S., ad Alghero,si occupa di edilizia (qui) (qui).
La società ECO OLBIA s.r.l. ricorre al TAR e il Comune di Alghero si costituisce in giudizio.
Il TAR di Cagliari il 17 dicembre 2014 emette sentenza sfavorevole (qui) per il Comune di Alghero, condannandolo al risarcimento dei danni subiti dalla ECO OLBIA s.r.l.
Morale della favola il Comune di Alghero e cioè Noi dobbiamo pagare alla ECO OLBIA s.r.l. la bellezza di 17.818,48 euro (qui).
Chissà se sono ancora in carica al nostro Comune il dirigente e i funzionari della commissione esaminatrice e, se lo sono, chissà se prenderanno il premio di produzione 2014 (qui). 
Rustico a Matteattu

Matteattu, cinquanta ettari di macchia mediterranea, all'uscita di Alghero sulla strada per Sassari,che nelle carte catastali veniva catalogata come zona agricola.
Diventano proprietari del vasto terreno  i fratelli Retanda, dopo la morte della loro madre Dolorosita Mura. I fratelli incaricano il geometra Venanzio Carboni di suddividere il terreno in lotti: ben centonove lotti, in trentacinque dei quali sorgono altrettante ville, molte delle quali con piscina. A norma di legge potevano sorgere soltanto casette rurali da adibire a ricovero per gli attrezzi di lavoro. Dopo la segnalazione del Corpo Forestale alla Procura circa le stranezze che stavano accadendo a Matteattu, il giudice delle indagini preliminari Massimo Zaniboni dispose il sequestro delle ville su richiesta del sostituto procuratore Paolo Piras: la lottizzazione di Matteattu è abusiva, in quella zona non possono sorgere lottizzazioni lecite. 
A Matteattu come del resto a Monte Ricciu ci sono vincoli catastali e invalicabili limiti paesaggistici. Al sequesto delle case si uniscono ottantanove indagati. Oltre ai proprietari del vasto terreno risultano indagati il geometra progettista del frazionamento, l'agronomo che stilò la relazione sull'area di Matteattu, i dirigenti dell'ufficio Edilizia privata del Comune,gli acquirenti dei lotti e i progettisti delle opere edilizie.
Il sindaco Marco Tedde difende i suoi dirigenti in quanto afferma che essi sono gli ultimi ad esaminare gli atti già passati al vaglio della commissione edilizia composta da nove membri indipendenti dal Comune. Il dirigente appone solo una firma. (qui gli articoli di cronaca). 
Quella firma era un'atto importantissimo e determinante e non poteva essere messa ad occhi chiusi: solo un incompetente o uno che doveva firmare e basta senza fiatare poteva incorrere in un atto così grave.
Oggi, 2015, nessuna novità sugli sviluppi a Matteattu, oddio qualcosa è stato sfornato in conferenza dei servizi qui! Qualcuno mette in vendita il proprio rustico (qui).
E' possibile che nel Comune possano sussiste due poteri paralleli? E questi, possono incontrarsi o scontrarsi?

Alghero in Chiaro

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domenica 26 luglio 2015

Due pesi e due misure: i politici si confrontino e si esprimano sulle situazioni, tutte e non solo quelle semplici!!


2015 - Lavori in corso
Anche quest'anno il SAVI e il comune di Alghero si sono espressi nei confronti del posizionamento dello stabilimento balneare di Porticciolo.
Entrambi gli enti hanno ufficialmente riconosciuto la delicatezza dell'habitat dunale di Porticciolo e che lo stesso fa parte del SIC (ITB0100042) e che tra la vegetazione dunale è presente l'Anchusa crispa che la Direttiva Habitat definisce a rischio di estinzione.
Secondo SAVI e Comune di Alghero lo stabilimento può essere istallato, ma condizionato dalle  prescrizioni della determina dirigenziale n° 510 del 29/06/2015:

a) Non deve interessare le superfici dunali;

b) Non deve interessare le superfici ricoperte da vegetazione naturale;

c) Deve essere comunicato al dirigente del Settore II, con congruo anticipo, la data di posizionamento delle istallazioni in modo da consentire la presenza di personale addetto a verifica e controllo delle operazioni.

Alla determina è allegata la planimetria generale dell'area demaniale, prodotta dalla Porticciolo srl,  oggetto di richiesta con indicazione delle relative coordinate (Gauss-Boaga) che di seguito elenco (il cerchio giallo indica il punto di coordinate):

Punto 1: X 1431405,120; Y 4499526,215 (qui)

Punto 2: X 1431394,473 ; Y 4499515,753 (qui)

Punto 3: X 1431411,290; Y 4499496,031 (qui)

Punto 4: X 1431422,945; Y 4499505,483 (qui)

Punto 5: X 1431411,695; Y 4499505,483 (fossa settica) (qui)

Le coordinate mostrano i confini dello stabilimento che salvano quasi totalmente la duna, solo il punto 4 ne ingloba una fetta. Ho qualche perplessità sull'indicazione della fossa settica che, secondo le coordinate si verrebbe a trovare, forse, sotto i chioschi.
Tra il 16 e il 17 luglio gli operai hanno iniziato a montare lo stabilimento e il 20 luglio è completato e illuminato. Dal 21 luglio lo stabilimento viene ridimensionato: vengono tolte due file di ombrelloni, l'area risultava più grande del dovuto (ma continua ad essere recintata più del dovuto). Pensate sia cambiato qualcosa dall'anno scorso? Confrontate voi stessi: 2014 - 2015.
Ora mi rendo conto, osservando la foto del 2015, che la fossa settica si troverebbe tra gli ombrelloni

La determina n° 510 è stata pensata e scritta ad opera d'arte. Niente è lasciato alla libera interpretazione e rende giustizia ad un luogo da troppo tempo maltrattato; una determina che ha posto regole certe.
Purtroppo la Porticciolo srl ha deciso di leggere solamente la frase "di concedere" e non ha perso tempo a capire quello che era scritto prima e dopo nella succitata determina.
A causa delle inefficienze e superficialità pregresse da parte degli Enti che hanno autorizzato  dal 2010 al 2014 la concessione demaniale per la costruzione dello stabilimento, la Porticciolo srl si sente autorizzata a posizionare uno stabilimento balneare che è per metà abusivo e non conforme alle coordinate Gauss-Boaga.
A ripensare ai fatti di qualche giorno fa: macchine da cucire (abusive) che sbarrano il passaggio in via Carlo Alberto, penso ci sia un punto in comune con i chioschi a Porticciolo, hanno operato un abuso pensando di farla franca. Un secondo punto fa divergere le due situazioni. In città tutti si sono scandalizzati per l'episodio al centro storico, qualche politico ha perfino inveito contro il Sindaco e assessore preposto (qui). Per l'abuso sulle dune di Porticciolo nessun politico si è mosso o forse si muoverà. Non vorrei che a Porticciolo sia nato un vero e proprio Potentato con regole e leggi proprie.

Alghero in Chiaro

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giovedì 9 luglio 2015

Ancora sullo stile e sui contenuti del sito istituzionale del comune di Alghero...



Dopo il post del 16 giugno 2015 pensavo che i curatori del sito del comune di Alghero potessero piano piano diventare più professionali rimodulando il sito, perchè diventasse un punto di partenza per l'aiuto al cittadino. In effetti qualcosa si era mosso ed un articolo importante, da posizione defilata e un pò nascosta, è apparsa nella colonna centrale ben visibile della homepage del sito.
Però non mi sembra giusto che Alghero in Chiaro continuamente scriva per sottolineare importanti comunicati che interessano il Cittadino e quel che più conta il Cittadino debole.
Almeno tre eventi importanti sono stati omessi o per lo meno ancora non compaiono nel sito istituzionale del Comune:


  1.  AVVISO NUOVI PIANI PERSONALIZZATI LEGGE 192/68
  2.  LEGGE 162/98 PROROGA - SI COMUNICA A TUTTI I BENEFICIARI DEI PIANI PERSONALIZZATI IN ESSERE AL 30 GIUGNO 2015 CHE LA RAS HA AUTORIZZATO LA PROSECUZIONE DEI MEDESIMI FINO AL 31/12/2015.
  3. LOTTA AGLI INSETTI VETTORI - WEST NILE DISEASE
I primi due avvisi riguardano le categorie deboli  e cioè quei nuovi cittadini che potranno godere dei finanziamenti della 162/98 perchè in possesso dei requisiti, e i cittadini che già godono dei finanziamenti grazie alla suddetta legge; troverete qui le disposizioni della RAS. Il terzo avviso della RAS lo troverete qui e riguarda la sorveglianza e la lotta al virus West Nile che trova nelle zanzare il vettore unico (qui).

Per l'ennesima volta, e lo scriverò finchè ci sarà bisogno:
il sito comunale, pagato con i soldi del contribuente deve essere efficace dal punto dei vista dell'informazione al cittadino.
Non c'è dubbio che i tre comunicati sono importanti per il Cittadino. Consiglio ai curatori dell'immagine del sito di suggerire al webmaster di usare meno foto e più contenuti utili in quanto le foto, in questo sito, pur suggestive non danno notizie, le notizie bisogna scriverle. 
stemma Quartu Sant'Elena

Alghero in Chiaro, per le notizie che contano a livello di informative della RAS, si permette di consigliare Quartu Sant'Elena


Primo avviso, Secondo avviso, Terzo avviso con il contributo della sezione Sapere.


P.S. Anche il nuovo Sindaco del comune di Quartu Sant'Elena ha bisogno di uno STAFF (due persone), leggete come verranno selezionate (qui).
Alghero è un pò lontano dal concetto di giustizia nei confronti di chi magari veramente merita, anche se ciò che ha fatto il Sindaco Mario Bruno, nella scelta del suo Staff, è del tutto legale.

OBBIETTIVO RAGGIUNTO: passate poche ore dal mio articolo, anche nella homepage del comune di Alghero e presente il mio primo avviso e cioè l'avviso per i nuovi piani personalizzati, sarà un caso?? (qui)

martedì 30 giugno 2015

Il 2016 sarà l'anno del nuovo trasporto scolastico?

Mezzi dell'ARST per il trasporto pubblico


"Fare il Sindaco, avere la possibilità di influire sulle decisioni che riguardano la città rende affascinante questo incarico di servizio. E' la parte più bella della politica. Perché di servizio si tratta, altrimenti si perde la finalità della scelta e il motivo del consenso ricevuto. Poi, arrivano anche quelli contro, i nemici o presunti tali,quelli di ieri e i tanti di oggi che pensavano - anche legittimamente - di poter ottenere vantaggi, posizioni, incarichi,quelli che attendono di vedere risolti i loro problemi e quelli dei loro amici, senza tenere conto della situazione generale. Sono effetti collaterali. Ne tengo conto, ma ogni azione, ogni atto e' per me finalizzato al risultato: l'attuazione del programma, il patto vero con i cittadini, ciò che abbiamo concordato in campagna elettorale. E poi rendere conto sempre, coinvolgere i cittadini, coinvolgere i consiglieri, tutte le forze organizzate, le risorse del Comune, tutti, per agire insieme, democraticamente. Devo dire che mi aspettavo questo livello di complessità e ringrazio tutti coloro che - tantissimi - sono al mio fianco e lavorano per cambiare la città. Ce la faremo, con tutto noi stessi e al di la di tutto, grazie a ciascuno"(Alghero 20 settembre 2014, Pagina facebook del Sindaco). 
Lo stesso Mario Bruno  in campagna elettorale affermava che la dirigenza governava la città (immagino per incompetenza della politica al governo della città, fino ad allora) ma se fosse toccato a Lui fare il Sindaco le cose avrebbero preso un'altra direzione: alla dirigenza solo un ruolo tecnico, al servizio della politica che ha la visione unitaria del Progetto (Uno degli incontri della sua campagna elettorale).

Constato che dalle promesse elettorali è passato ai fatti il signor Sindaco di questa città: è lui il politico ed è lui che si assume la responsabilità della sua lungimiranza politica perché è davvero affascinante per lui influire sulle decisioni, sopratutto sulle decisioni che precedentemente furono prese da altri ma che non erano, a quanto pare, buone decisioni. La decisione di bloccare per un anno l'appalto del trasporto scolastico è stata sua, nessun dirigente ha suggerito perché Lui ha messo al proprio posto la dirigenza e cioè quello di eseguire le linee della politica, la visione unitaria delle cose.
E poi il miracolo nella seduta consiliare del 25 giugno 2015, un consigliere di minoranza si alza dal suo scranno e legge l'interrogazione che io aspettavo da molto tempo, da quasi un anno: appalto trasporto scolastico.
Ora sappiamo perché i lavoratori del trasporto scolastico hanno vissuto un anno di incertezze e rassicurazioni grazie alle proroghe che il signor Sindaco ha imposto di stilare alla dirigenza (perché lui sa cosa bisogna fare); padri e madri di famiglia costretti a vivere periodicamente nell'incertezza di una assunzione trimestrale.Perché? Perché Mario Bruno voleva procedere e consegnare direttamente nelle mani della ARST un servizio da circa 700.000 euro l'anno, previo consenso della Regione Sardegna; forse sarebbe stato onorevole spiegare le motivazioni di questo ipotetico affidamento, giusto per non creare equivoci. Perché ha lasciato l'iter procedurale che tutte le realtà comunali mettono in atto per il trasporto scolastico e cioè un bando pubblico o in alternativa l'affidamento diretto alla in house comunale? Perché ha voluto perseguire una strada nuova infilandosi in un vicolo cieco; io non credo che si sia fatto abbindolare dalla dirigenza dell'ARST .
Mentre dava risposta all'interrogazione del consigliere ho pensato al Sindaco come Pinocchio che incontra il Gatto e la Volpe, l'ingenuità fatta a persona o la non conoscenza della materia, o ha scelto volutamente, in aula, la parte dell'ingenuo Pinocchio per scaricare sull'ARST (il Gatto e la Volpe) la brillante idea di far prendere a dei minori i mezzi pubblici?
Eppure da persona che ha vissuto dieci anni in Regione come consigliere non dovrebbe essere un ingenuo, dovrebbe avere una certa preparazione in materia.
Da una parte la Regione Sardegna che per nove mesi ha scartabellato norme, leggi, leggine e poi ha partorito un NO, l'ARST non può occuparsi del trasporto scolastico, e dall'altra i poveri lavoratori e le pacate rassicurazioni del Sindaco sulla loro permanenza in servizio. Ora, anno 2015, vedrà la luce il nuovo appalto che avrebbe dovuto vedere la luce nel 2013. A settembre ci sarà un'ulteriore proroga del servizio alla ditta Cattogno e se tutto va bene nel 2016 sapremo chi avrà ottenuto l'appalto del trasporto scolastico. Mi domando: il dirigente, il direttore generale dall'alto della loro preparazione potevano evitare al sindaco questa bruttissima figura? Io sono certa di si, potevano evitare tutto ciò. Le leggi in materia ci sono e chiunque sapendo cosa cercare avrebbe trovato una risposta alla miopia della dirigenza dell'ARST e del Sindaco. L'ARST offre un servizio di trasporto pubblico, è una In House della Regione Sardegna; il servizio offerto viene compensato dal pagamento di un biglietto e chiunque ne può usufruire. Questo è in netto contrasto con in trasporto scolastico in cui solo alcune categorie usufruiscono del servizio e non pagano il biglietto. I funzionari della Regione hanno impiegato nove mesi (a dare ascolto al sindaco) per capire che l'ARST non poteva proporsi per affidamento del trasporto scolastico ad Alghero. Però sarebbe stato "figo" per Alghero, prima città in Sardegna, vedere i suoi  scolari  salire su un mezzo pubblico per andare a scuola senza pagare il biglietto; il giornale telematico, Alguer. it, pregustava questo evento.
In nessuna scuola sarda gli alunni dell'infanzia, delle elementari e delle medie usufruiscono dei servizi dell'ARST per il trasporto scolastico. L'ARST ha 8 sedi territoriali (Sassari, Cagliari, Nuoro, Guspini, Iglesias, Oristano, Lanusei, Olbia)e in nessuna di queste sedi Si è proposta per il servizio di trasporto scolastico. A Guspini l'ARST ha elaborato un progetto egregio per la mobilita cittadina; per il servizio scuolabus il comune ha comunque indetto una gara d'appalto alla fine del 2014 ed oggi c'è una ditta vincitrice che da settembre lavorerà. Iglesias e Olbia si affidano rispettivamente alla Iglesias Servizi srl e alla ASPO  secondo il meccanismo della In House Providing. Su Sassari c'è un punto interrogativo. Per molti anni ha svolto questo servizio l' ATP; probabilmente dopo la bufera giudiziaria che l'ha colpita, il comune ha deciso di indire una gara d'appalto nel 2014. Il bando però è stato sospeso ed il servizio è stato dato in proroga nuovamente all'ATP (qui).
Ora ad Alghero, dopo un anno di niente di nulla in cui si è sfiorato il milione di euro in proroghe, la giunta e poi il dirigente preposto si apprestano a formulare gli atti di legge per l'appalto tanto agognato che sicuramente verranno pubblicati nell'Albo Pretorio del Comune.

Non sempre le novità hanno un costrutto perseguibile, ma se lo si ritiene tale si rischia di fare delle
Sindaco e Dirigenti
sonore figuracce come quella che ha appena fatto il Sindaco di questa città, perché? Perché LA POLITICA DEVE COMANDARE E LA DIRIGENZA DEVE SOLO REALIZZARE I SUOI DESIDERI 








P.S.è di oggi 30 giugno la pubblicazione all'Albo Pretorio della delibera di Giunta, datata 26.06.2015, per il nuovo appalto del servizio trasporto scolastico dedicato alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado.


Link sull'argomento

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mercoledì 17 giugno 2015

Giornalismo in poltrona

Articolo su Porticciolo abbandonata
 (16.06.2015)

Ma chi sarà g.o., quale giornalista si celerà dietro quelle iniziali. Ma è davvero interessante sapere chi sia? No. E' più interessante sapere che la testata giornalistica che ha pubblicato un suo articolo su Porticciolo è La Nuova Sardegna; secondo quotidiano in Sardegna su due. Un giornale che comprava tutti i giorni mio nonno negli anni sessanta e che ha comprato mio padre fino al 2000. Negli anni '90 se ne trovava qualche copia anche a Roma. Testata gloriosa La Nuova.
Mi domando che funzione abbia la notizia e sopratutto è ragionevole pretendere che sia vera quando si pubblica e viene letta da un buon numero di persone o basta che il tema sia statisticamente di moda?
Io penso che la notizia deve essere prima di tutto vera, ed è vera se chi scrive si accerta personalmente di quello che succede o è successo e quindi costerà fatica documentarsi ma poi diventerà semplice scrivere e commentare e mettere all'interno del pezzo la propria personalità , questo dovrebbe rendere, chi scrive, un giornalista e una giornalista liberi e non soggiogati dai compromessi.
Ora g.o., che è un giornalista, prima di scrivere su Porticciolo sicuramente deve essere stato sul posto, deve aver intervistato una famiglia di Torino che soggiorna in un B & B sulla piana della Nurra la quale, partendo dal papà e finendo con l'ultimo figlio, all'unisono avrà detto che la spiaggia di Porticciolo è di una sporcizia imbarazzante (...stato di abbandono) e  siccome g.o. ha gli occhi ben addestrati e sa cogliere la notizia al balzo nel suo articolo conferma l'indecenza e invita tutti i lettori a scandalizzarsi perché il Comune non ha mandato una squadra di operai a pulire, e perché lo Stesso fa figli e figliastri? Perchè la spiaggia del Lido è già super pulita e la spiaggia di Porticciolo invece è lorda?
Devo dire che g.o. ci fa vivere un vero dilemma al pari della favola di Cenerentola e le sue sorellastre, non trovate? Ciliegina sulla torta una bella foto (si fa per dire) della spiaggia sporca. Un lembo di spiaggia con un tronco d'albero spiaggiato e tutto attorno alghe. 
Ora, ricapitolando, la notizia vera è che la spiaggia è sporca confermata dalla famiglia di Torino, ma c'è un messaggio importante che lancia il giornalista: la spiaggia di Porticciolo è figlia di nessuno, il turismo morirà a Porticciolo, e le alghe sono mondezza.
Una notizia ancora più veritiera è che il signor o.g. molto probabilmente, il periodo precedente alla pubblicazione dell'articolo, Porticciolo non lo ha visto neanche con i cannocchiali e la foto pubblicata è un falso se è riferita a questi giorni. 
 Spiaggia di Porticciolo (16.06.2015)

Signor g.o. c'è un video molto raffinato e dettagliato che indica lo stato di salute della spiaggia di Porticciolo qui (mi spiace g.o. il video non è più visibile, gli autori lo hanno blindato), se non dovesse bastare qui troverà delle foto fresche, fresche che catturano la bellezza della spiaggia, e del paesaggio tutto attorno. 
g.o. mi permetta di raccomandarle una visita reale in questo paradiso perché, dal video (che non c'è più) e dalle foto non può nemmeno immaginare i profumi che al calare della sera sprigiona Porticciolo, perla del Triassico, magari potrebbe godersi il tutto seduto su una antichissima seduta di pietra. Ah, dimenticavo se guarderà nella parte centrale della spiaggia, proprio davanti ad una duna sbancata, potrà ammirare una bella opera di ingegneria civile realizzata probabilmente da dei bambini e costruita con tutto quello che la spiaggia ha offerto loro; è fatta talmente bene che è lì almeno da due settimane!!
E si ricordi, certe notizie bisogna viverle prima di raccontarle.

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martedì 16 giugno 2015

Il sito istituzionale di Alghero: fumo negli occhi, le notizie che contano mancano o sono nascoste benino!!


E’ prorogato al 24.07.2015 il termine di scadenza per la presentazione, da parte dei Comuni, degli esiti del bando relativo al “Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. Criteri per l’individuazione dei destinatari e modalità di determinazione dei contributi per l’annualità 2015”, e in particolare del fabbisogno e dei soggetti aventi titolo ai benefici. L'assessore ai lavori pubblici ha prorogato al prossimo 24 luglio la scadenza entro la quale i comuni dovranno dovranno presentare gli esiti del bando dell'annualità 2015 relativo al fondo relativo al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione.
La proroga è stata disposta per tenere conto delle difficoltà riscontrate da diversi cittadini nell'ottenere dall'Inps la nuova attestazione Isee. (Tratto dal sito della Regione Sardegna).

Spero che tutti gli algheresi in stato di necessità abbiano fatto domanda di accesso al sostegno per le abitazioni in locazione prima della scadenza di fine maggio 2015; mettiamo il caso che qualche famiglia in difficoltà non abbia avuto la possibilità di fare domanda per un qualsiasi motivo ora, grazie alla proroga dei termini di presentazione delle domande da parte del comune di Alghero, potrà fare richiesta. Già, ma entro che termine un cittadino di questa città deve presentare la domanda di accesso al finanziamento?
Qualcuno, tanto tempo fa diceva, "ma chissà chi lo sa" (mitica trasmissione della tv dei ragazzi anni '60)...Oggi la televisione è superata e le notizie viaggiano veloci su internet; questo quasi infallibile mezzo di comunicazione ci permette di essere aggiornati su qualsiasi cosa. Anche le comunicazioni delle istituzioni non si affidano, già da un pezzo, ai banditori o, ad Alghero, all'indimenticabile Lacana con la sua automobile bianca con il megafono incorporato che diffondeva gli annunci per tutta Alghero. Tutti i comuni, e anche il nostro, oggi si affidano ad internet per  diffonde le proprie notizie.
Si chiamano, come tutti sanno, pagine web.
E così il Governo ha la sua pagina web, la Regione Sardegna ha la sua pagina web, il comune di Alghero ha la sua pagina web, la Provincia di Sassari ha la sua pagina web (ancora per poco), Olmedo, Ittiri, Uri, Guspini, Quartu Sant'Elena....tutti hanno una pagina web istituzionale da riempire come le pagine di un giornale.
Come nelle edicole troviamo una marea di giornali e riviste che ci aggiorna continuamente sui fatti e fatterelli e gossip, così anche i siti istituzionali si possono distinguere per la serietà con la quale si rapportano con il cittadino, o per la superficialità con cui si rapportano ad esso; perchè è bene ricordarlo le pagine istituzionali del comune devono comunicare in modo semplice, diretto ed intuitivo con il cittadino e sopratutto devono veicolare le informazioni.
Penso che il sito del nostro comune veicoli in modo inadeguato le notizie, diciamo che molte notizie mancano rispetto alla continua ed invasiva e inopportuna presenza di sindaco e assessori. Un esempio per tutti?
Il bando Poic è una mia creatura!!

Il Bando Poic per finanziamenti alle impese. Come vengono comunicate le regole di partecipazione, come viene guidato il cittadino alla partecipazione? Semplice...hanno appiccicato sulla pagina il link del bando Sfirs e sotto questo link un altro link con le dichiarazioni dell'assessore Lampis, in algherese si esclamerebbe "chi porr " . La cosa più curiosa è che alla fine della parte discorsiva della pagina sul Poic il lettore viene dirottato, per approfondire l'argomento, alla home page nella sezione dedicata e partendo dalla home page cliccando su Bando Poic dove ci porta il sito del comune....provate!!
Ora osservate che altro trattamento usa nei confronti dei suoi cittadini il comune di Quartu Sant'Elena. Per lo meno il bando Poic, fiore all'occhiello dell'assessore Lampis, è stato pubblicato.

Inqualificabile è, per il sito istituzionale di Alghero, l'assenza della notizia sulla proroga della scadenza dei termini della presentazione della domanda per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. A dire il vero il sito di Alghero non è l'unico, gli fanno buona compagnia Sassari, Porto Torres, Olbia. A me non interessano questi comuni; a me interessano comuni come Guspini, Uri, Olmedo, Ittiri, Pozzomaggiore, Quartu Sant'Elena.

P.S. : errata corrige, visibilità zero, ma alla fine ho trovato quello che cercavo, con fatica, ma trovato!! E visto che ci sono approfitto per comunicare che è in scadenza (prima settimana di luglio) il Bonus Famiglia destinato ai nuclei famigliari con 5 o più figli ed aventi un ISEE per l'anno 2013 non superiore ai 30.000,00 euro. Giuro, questa comunicazione non l'ho trovata nonostante abbia rivoltato come un calzino il sito di Alghero, nulla di nulla!! evviva il sito di Quartu Sant'Elenaaaa

P.S. Comunicazione urgente: dal 17.06.2015 anche il Comune di Alghero ha ritenuto importante dare più visibilità alla proroga "contributi affitti"

Alghero in Chiaro

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sabato 13 giugno 2015

School bus or not school bus this is the question: per ora ne abbiamo perso uno!

La precisione degli intenti che sfocia in dati di fatto non sfiora Alghero. 

Non è ammissibile che il sindaco di questa città voglia dare una svolta politica all'acquisizione del servizio scuolabus, ovvero voglia dare un colpo di spugna all'appalto sul trasporto scolastico a favore di un incarico diretto all'azienda Arst.
Il pregresso:
la Giunta Bruno, dopo il suo insediamento, giugno 2014, nell'agosto dello stesso anno ha formulato una delibera farlocca mai sfociata in una determina dirigenziale di gara d'appalto; si sono susseguite, da quel momento, proroghe su proroghe del servizio scuolabus alla ditta Cattogno che nel 2008 si era aggiudicata la gara d'appalto per il servizio di trasporto scolastico, scaduto nel 2013. Con atto di giunta, Lubrano nell'agosto 2013 conferma l'esternalizzazione del servizio autorizzando il Servizio competente ad indire la gara d'appalto per successivi 3 + 2 anni; il dirigente preposto non ha mai dato seguito, con atti dovuti, alla delibera (devo ammettere che Mario Bruno in questo caso ha ragione nell'affermare che a volte hanno governato i dirigenti ad Alghero). Ora pero è Mario Bruno che comanda e i dirigenti eseguono. Da quando comanda Lui per il servizio scuolabus si sono susseguite quattro proroghe che sono costate giustamente alla cittadinanza 679.744,54 euro.
L'Autorità Nazionale Anticorruzione afferma:
L'eliminazione della possibilità di provvedere al rinnovo dei contratti di appalto scaduti, disposta dall'art. 6 della legge n. 537/1993 e poi con l'art, 23 legge 62/2005 al fine di adeguare l'ordinamento interno ai precetti comunitari, ha quindi valenza generale e portata preclusiva di opzioni ermeneutiche ed applicative di altre disposizioni dell'ordinamento che si risolvono di fatto, nell'elusione del divieto di rinnovazione dei contratti pubblici. In definitiva la legislazione vigente non consente di procedere al rinnovo o alla proroga automatica dei contratti in corso, ma solo alla loro proroga espressa per il tempo necessario alla stipula dei nuovi contratti a seguito di espletamento di gare ad evidenza pubblica.
Il perchè di queste illegittime, secondo l'Autorità Nazionale Anticorruzione, proroghe si possono dedurre da un passaggio di un articolo di Alguer.it (giornale on line molto vicino al Sindaco) del 9 aprile 2015, in cui afferma:
"La proroga, si legge nella determinazione di affidamento del servizio pubblico ritenuto essenziale ai sensi della Legge 146 del 12/06/1990 e ss.mm. ii, è propedeutica all'attivazione che porterà, con tutta probabilità, alla sottoscrizione di un nuovo contratto di servizio integrativo con l'Arst, nell'ottica di una più proficua utilizzazione, integrazione e sinergia dei servizi esistenti nel campo della mobilità urbana". L'ultimo concetto sembra tratto dal manuale "Essere convincenti ma non convinti in campagna elettorale" tratto da "Le difficili divagazioni degli Uomini di Architettura.
Il signor Sindaco intende baypassare una gara d'appalto da circa 2.600.000 di euro a favore di un affidamento diretto all'Arst?
Ho voluto controllare alcuni siti istituzionali di comuni sardi e in nessun caso ci sono affidamenti diretti per il sevizio di trasporto scolastico a parte la società controllata AST di Sassari.

Mi ha colpito, in tema di appalti per trasporto scolastico, il comune di Quartu Sant'Elena.
A parte la puntualità nell'indire una nuova gara d'appalto, tre mesi prima della conclusione del contratto in essere, mi ha colpito anche il valore stimato dell'appalto , € 512727.27 iva esclusa, per un comune il cui numero di abitanti è quasi il doppio rispetto agli abitanti di Alghero, e con una popolazione scolastica, 3-13 anni nel 2014, di 3630 per Alghero e 6808  per Quartu Sant'Elena, Consiglio la lettura del Bando e degli altri documenti annessi. Vi ricordo che nel 2008 l'appalto scuolabus costò oltre 500.000,00 euro all'anno.

Invito il lettore a navigare nel sito istituzionale del comune di Quartu e in quello del comune di Alghero; a parer mio c'è un abisso, Quartu offre davvero un servizio al cittadino. Un esempio per tutti i finanziamenti POIC: Quartu accompagna il cittadino in tutte le fasi dell'iter di presentazione della domanda mentre Alghero è generico, coreografico e coglie come al solito l'occasione per dare spazio agli spot video dell'assessore di turno (tutto fumo negli occhi). Non hanno ancora capito che il cittadino ha bisogno di riconoscere i fatti, basta superficialità, basta con gli spot!
Ricapitolando:
Con il 30 giugno finisce il servizio scuolabus e nessuna buona nuova per il trasposto scolastico dei nostri ragazzi.

C'è un'ultima brutta notizia per quanto riguarda gli scuolabus.
Il comune di Alghero ha partecipato al bando regionale relativo alle manifestazioni di interesse per l'assegnazione di scuolabus ai comuni rurali. L'assessore alla pubblica istruzione ha approvato la graduatoria del bando "Invito a manifestare interesse per l'assegnazione di scuolabus per trasporto scolastico" relativo alla misura 321 del PSR 2007-2013 "servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale - azione 6 - avviamento di servizi comunali e/o intercomunali di trasporto locale".
Il dirigente preposto ha inoltrato la domanda ( scadenza 30 aprile 2015 ore 13). Il 28 maggio 2015 è stata pubblicata la graduatoria dei comuni ammessi al finanziamento e la manifestazione di interesse di Alghero risulta non ammissibile; le cause di non ammissibilità possono essere:

  • Domanda non firmata o priva della copia del documento di identità del legale rappresentante dell'Ente;
  • presentata da enti privi dei requisiti di ammissibilità ( Alghero è nell'elenco dei comuni autorizzati a fare domanda);
  • Incompleta o non conforme alle prescrizioni formali del bando;
  • Presentata dallo stesso Ente come singolo e/o come parte di una o più associazioni.

Questo è il secondo caso di scarsa professionalità nella dirigenza algherese che comunque è chiamata ad eseguire "le indicazioni date espressamente dal Sindaco ( Mario Bruno così si espresse in campagna elettorale); al lettore ricordo un'altra domanda scartata dagli uffici regionali ed esattamente il progetto presentato dal Comune di Alghero per la presa in carico per un anno di giovani aderenti al servizio civile perché mancava la firma elettronica certificata del Sindaco.

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum


Alghero in Chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...

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Scuolabus:
http://algheroinchiaro.blogspot.it/2015/01/scuolabus-delle-mie-bramequanto-vali-in.html
http://algheroinchiaro.blogspot.it/2015/01/oggi-7-gennaio-ho-visto-gli-scuolabus.html
http://algheroinchiaro.blogspot.it/2015/01/le-vacanze-natalizie-volgono-al-termine.html

Servizio civile
http://algheroinchiaro.blogspot.it/2015/03/440-posti-in-sardegna-per-giovani-da-18.html