giovedì 29 dicembre 2016

La macchina amministrativa comunale nel 2014: un fallimento, e adesso?


Vorrei iniziare questo post rispolverando un'intervista fatta al Commissario straordinario dott. Antonello Scano nel giugno 2014 (qui), poco prima dell'elezione del nuovo sindaco. "Non è un'amministrazione all'altezza del propri compiti", è stato questo il giudizio del dott. Scano.Con l'elezione di Mario Bruno a sindaco della Città l'apparato amministrativo è stato rivoltato come un calzino, nuove cariche, nuove mansioni.Faccio un passo indietro: ad un certo punto dell'intervista il dott. Scanu denuncia un grave ritardo nella presentazione del bilancio da approvare. Stesso problema si presenta al Sindaco che per ovviare alle mancanze del dirigente, il quale si mise in malattia (strategica?), con deliberazione n. 46 la giunta comunale delibera per una nuova figura a tempo determinato per affidamento anche del bilancio (qui). Il dott. Scanu menziona,sempre nell'intervista, beni patrimoniali del comune dati a titolo gratuito a terzi e questo è molto grave in quanto immobili che sono patrimonio demaniale indisponibile del Comune, non possono essere dati a nessuno tanto più che il comune è costretto a pagare affitti esorbitanti per uffici strategici come l'Ufficio del Lavoro e l'Ufficio Anagrafe.
La macchina amministrativa era un disastro e il Sindaco decise di mettere mano e stravolgerla un pò. Introdusse nell'area Staff un dirigente a tempo determinato (finanze, tributi e controllo analogo); sicuramente con lo scopo primario di redigere il Bilancio. Il dirigente, nominato nell'estate 2014, si dimise, per contrasti interni, nel giugno 2016; è ritornato a fare il dirigente al bilancio nel comune di titolarità, Porto Torres.L'allora dirigente al bilancio, spodestato dal Sindaco, si ritrovò a dover dirigere il Settore IV (Pianificazione, Tutela e Governo del Territorio) e un Servizio Autonomo (Organizzazione e gestione delle risorse umane).Nel 2015 fu presidente nella commissione per espletamento del bando per nettezza urbana. Vicenda finita davanti al TAR e non ancora conclusa. Penso sia per questo motivo che la sua dirigenza nel Settore IV sia finita ; ora lavora nel settore Infanzia e Giovani e nei Servizi Demografici. Consultando la Rubrica nel sito del Comune questo dirigente risulta ancora come dirigente del Settore IV, forse per una svista.Ora nel Settore IV si fa Programmazione Economica e a capo c'è un dirigente a tempo determinato.Il Settore III è l'ex Settore IV il cui dirigente era inizialmente al Settore II (Servizi alla Comunità e alle Imprese).

Una determinazione del novembre 2014 a firma di questo dirigente, quando era al Settore II, mi lasciò stupefatta. Si tratta del muretto che delimita una proprietà lungo la strada che porta a Capo Caccia. esattamente in località Mastro Antoni. Un muretto rosa oltremodo imbarazzante come imbarazzante è il taglio della macchia mediterranea e pini tutt'intorno e all'interno della proprietà; badate bene siamo all'interno del Parco di Porto Conte. Ho voluto censire tutti i muretti che si trovano lungo la strada partendo dallo stagno del Calik fino a Capo Caccia, ebbene, c'è solo un'altro muretto in cemento, quello che delimita il campeggio che sorge sulla riva dello stagno del Calik, Tutti gli altri muretti sono in pietra; abbiamo un'unica pecora rosa, un pò di cattivo gusto ma ad un costo sicuramente basso: tinteggiare un muretto costa sicuramente meno che foderarlo in pietra. Ma cosa dice questa determina: Il muretto di recinzione dovrà escludere il rivestimento in pietra e dovrà essere intonacato di tipo a sbruffo e tinteggiato nei colori delle terre.... (qui). E io che credevo fosse un preciso volere del proprietario non attenersi alle regole del buon gusto.
Per costruire quel muretto rosa si è fatto un taglio indiscriminato di macchia mediterranea e alberi di pino sanissimi (qui). Osservate voi stessi le differenze prima e dopo la costruzione del muretto qui.
Ma perché tanta distruzione per costruire un muretto di dimensioni standard? Forse perché all'interno della ex pineta doveva sorgere un parcheggio come infrastruttura ad una costruzione collabente (qui)
destinata a magazzino e successiva autorizzazione alla messa in posa di vasconi (opere di fognatura?) (qui) e successiva richiesta di allaccio fognario ancora pendente (qui). Tra il 2015 e il 2016 ci sono state due alternanze dirigenziali. Nel 2015 è stata autorizzata la ristrutturazione del piccolo immobile e nel 2016 non è stato autorizzato il parcheggio per assenza del PUL. Le due dirigenze hanno agito secondo le regole però ci troviamo più poveri di verde (qui) e con una casetta sottoposta ad isolamento preventivo (qui) da parte del Corpo Forestale.

Ora un classico esempio di sperpero di denaro pubblico: l'immobile occupato dal Giudice di Pace.
Fino a tutto il 2002 il Giudice di Pace era ospitato nella sede dell'ex Omni di via Vittorio Emanuele. In quell'anno l'Assessore agli affari generali riusci a fornire una nuova sede al Giudice di Pace e a ripristinare la scuola materna nell'ex Omni.
La nuova sede del Giudice di Pace dal 2003 al novembre 2015 era in un nuovissimo edificio in via IV Novembre al n. 4 affittato alla modica cifra di 80.000 euro; è inconcepibile affittare locali per esigenze del Comune quando si dispone di locali comunali. Agli 80.000 euro si devono aggiungere anche le spese condominiali e le imposte di registro.
Facciamo un pò di conti: ogni anno affitto, più condominio, più imposta di registro (80.000 €, 936 €, 580 €) cioè 81.516 euro e questo moltiplichiamolo per tredici anni più uno e voilà abbiamo speso la bellezza di 1.141.224 euro. Pensate non si potesse accendere un bel mutuo e acquistare mezza palazzina...per lo meno ora sarebbe stata nostra, o no?!?. IL comune allora non ebbe la lungimiranza di un buon padre di famiglia e anche oggi non scherza.
Con decreto del 6 novembre 2015 il Ministero di Grazia e Giustizia escludeva l'ufficio del Giudice di Pace di Alghero dall'elenco delle sedi mantenute (qui), motivazione:

Vista la nota del 3 luglio 2015, come integrata con nota del 7 ottobre 2015, con la quale il Sindaco di Alghero, nel rappresentare le iniziative assunte per garantire il regolare funzionamento del
locale ufficio del giudice di pace, ha evidenziato la sussistenza di insanabili criticità gestionali, tali da determinare la revoca della disponibilità dell'Ente al mantenimento, con oneri a proprio carico, del presidio giudiziario;
Ritenuto che la volontaria assunzione degli oneri connessi al funzionamento e alla erogazione del servizio giustizia da parte dell'ente richiedente il mantenimento della sede giudiziaria costituisce il presupposto necessario affinché si realizzi la fattispecie delineata dalla norma sopra richiamata;
Considerato che il mutato orientamento espresso con le note in precedenza citate determina la decadenza dell'istanza di mantenimento del presidio giudiziario, ripristinando la vigenza delle disposizioni soppressive emanate in attuazione della delega prevista dalla legge 14 settembre 2011, n. 148;
Ritenuto, pertanto, di dover escludere l'ufficio del giudice di pace di Alghero dall'elenco delle sedi mantenute con oneri a carico degli enti locali, specificamente individuate dal gia'citato allegato 1 al decreto ministeriale 10 novembre 2014 e successive variazioni;

            Decreta:


             Art. 1


1. L'ufficio del giudice di pace di  Alghero  cessa  di  funzionarealla data di entrata in vigore del presente decreto.
  2. Alla  medesima  data  le  relative  competenze  sono  attribuiteall'ufficio del giudice di pace di Sassari.                                  


Dal 6 novembre 2015 non c'è più il Giudice di Pace ad Alghero, ma noi, per tutto il 2016, abbiamo pagato l'affitto, l'imposta di registro e il condominio per degli uffici inutilizzati che fungono solo da deposito di mobili e carte. A quanto pare gli uffici di Sassari non hanno soldi per il trasloco degli arredi ma Noi siccome siamo ricchi abbiamo pagato 81.516 euro per un anno di deposito. Ma sarà solo per un anno? e nel 2017 la lungimiranza dirigenziale e politica cosa proporrà? come minimo ingrassare il conto bancario del proprietario di via IV Novembre n.4.Sembra, invece, che in questo ultimo scorcio di 2016 si stia per ultimare il trasloco alla sede del Giudice di Pace di Sassari, situata in Sassari in via Pietro Casu n. 22 (qui), Finiamola di pagare affitti passivi. Pagare un affitto è proprio di chi si sente una cicala, il Comune deve essere una formica...Esopo insegna!!
Ma perché il Sindaco prende una decisione così impopolare? Forse non aveva un'altra scelta?
Il fatto è uno: i tre dipendenti comunali in forza all'Ufficio del Giudice, ad un certo punto si ammalano tutti, quasi contemporaneamente, fermando a tempo indeterminato il lavoro del giudice.
Le malattie virali o batteriche  possono essere contagiose ma sono a termine, si guarisce. Lo stress non è contagioso ma ti costringe in un tunnel oscuro e non è dato sapere quando si vedrà la luce: settimane, mesi, anni.
I tre dipendenti avevano scelto volontariamente di entrare nello staff del Giudice: Delibere, Determine, un Bando, Formazione del personale; tutto alla luce del sole.
Chissà se sono rientrati al Comune o sono ancora in malattia, comunque sia, un posto nuovo di zecca è stato assegnato loro nel settore Coordinamento e Indirizzo (qui) spero non troppo stressante.
Eppure il malessere non sarà nato dal nulla, magari ci saranno state delle avvisaglie. Forse era un lavoro troppo logorante e magari i tre impiegati potevano essere sostituiti, una specie di turnazione tra colleghi del comune di Alghero o dei comuni afferenti a questo ufficio. Si è scelta la via più semplice, chiudere. Un vero peccato!!


Alghero in chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...