mercoledì 14 gennaio 2015

Ora....passati i bei tempi


Nel 1934 iniziò la sua avventura lo stabilimento balneare "Il Lido" di Giulio Novelli. Una serie di costruzioni basse, cabine spogliatoi, e centralmente una importante costruzione che negli anni sessanta fu adibita, nella parte superiore, a pista da ballo, il Settimo Cielo, che era meta  di giovani turiste italiane ma sopratutto straniere richiamate dalla leggenda del maschio latin-algherese, il
nome d'altronde era tutto un programma. Per me bambina che passavo al mattino recandomi al mare era bellissimo il Lido: le bandiere di tante nazioni, il mare azzurro incorniciato dalle pareti bianchissime dell'ingresso alla spiaggia attraverso una passerella in cemento. Erano le uniche cose che si potevano osservare dal di fuori di quella struttura, le bandiere, il mare e il pavimento; non si vedeva altro. Passeggiando lungo la battigia, partendo dall'ospedale marino, si arrivava ad una recinzione e non si poteva andare oltre perché l'accesso a quello stabilimento era vietato. Una sola cosa era di libero accesso,un trampolino arancione zavorrato in mare a poche decine di metri  dalla battigia ,  costruito con alcune tamburlane alle quali erano fissate delle assi a mò di piattaforma, messa a disposizione dallo stabilimento e meta di tanti coraggiosi bagnanti. Bei tempi.
Tante volte e tante situazioni lo dimostrano, le attività imprenditoriali nascono, si sviluppano raggiungendo il successo ma poi se non si formano le nuove generazioni a mantenere il successo anche modificando e migliorando l'impresa, questa ha un inesorabile declino e questo è attualità per lo stabilimento balneare di Giulio Novelli. Un declino iniziato negli anni settanta. Ora lo stabilimento chiamato impropriamente, per me, Complesso Turistico Balneare è tenuto in piedi in modo a dir poco
vergognoso: un ingresso pieno di ingombri di tutti i generi e a guardare oltre, il mare incute tristezza; a completare l'opera gli eredi Novelli hanno voluto prolungare la struttura con una costruzione abusiva che il Comune non ha il coraggio o la possibilità di legge per buttarla giù. Nel 2012 l'erede Novelli presentò allo sportello Suap un progetto di riqualificazione ambientale della struttura a vocazione turistica e il 04.04.2013 (qui)fu convocata la conferenza dei Servizi per valutare la pratica. Visto lo stato in cui versa l'edificio penso sia stata rigettata la domanda oppure anche se sia stata data l'autorizzazione i lavori non sono mai iniziati. Cosa sta succedendo oggi?
Allo sportello Suap è pervenuta un'altra domanda da parte dell'erede Novelli ed esattamente per "l'ampliamento del complesso turistico lido Novelli" e la conferenza dei servizi si terrà il giorno 21 gennaio 2015 (qui).
L'ampliamento della struttura è giustificata dal Piano Casa della legge L.R. 23/10/2009 n°4 Capi 1 e delle modifiche a questa legge L.R. 21/11/201 n°21. Interessa la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Io non so quale punto la legge giustifichi questo ampliamento e non essendo una costruzione privata l'unico articolo che consenta l'ampliamento è nell'articolo 4 "Interventi degli immobili a finalità turistico ricettiva"
1. Per gli immobili destinati allo svolgimento di attività turistico-ricettiva situati in aree extraurbane nella fascia costiera dei 300 metri dalla linea della battigia.
Non siamo però in area extraurbana; in ogni caso, se volete, la legge sul piano casa la trovate qui.
Il Lido Novelli ha avuto due riconoscimenti dalla Regione Sardegna: Attività storica e insegna storica (qui).
Non mi sembra giusto che questo edificio venga tenuto in questo stato ed essendo storico penso non possa subire ampliamenti o mantenere gli ampliamenti preesistenti abusivi.


Alghero in Chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...







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